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Bivongi: “Riprendiamoci i consultori”. Lotta contro la chiusura del centro operativo da un anno

Oggi, cittadini, attivisti e sostenitori del movimento “Riprendiamoci i consultori” si sono riuniti in un sit-in regionale a Bivongi, in Calabria, per protestare contro la possibile chiusura del consultorio locale, attivo da soli dodici mesi.

Il consultorio di Bivongi, inaugurato con grande speranza e sostegno della comunità nel febbraio dell’anno precedente, potrebbe essere costretto a chiudere i battenti a causa di tagli di bilancio e politiche di ristrutturazione del sistema sanitario regionale.

L’evento ha attirato un’enorme partecipazione, con residenti locali, associazioni civiche e rappresentanti politici che si sono uniti per esprimere solidarietà e determinazione nel difendere questo importante servizio sanitario.

Il consultorio di Bivongi ha svolto un ruolo vitale nel fornire assistenza medica di base, consulenza psicologica, servizi di pianificazione familiare e prevenzione delle malattie per la comunità locale. La sua chiusura metterebbe a rischio la salute e il benessere di molte persone, soprattutto di coloro che hanno difficoltà ad accedere ai servizi sanitari in altre aree.

Durante il sit-in, i partecipanti hanno tenuto discorsi appassionati, evidenziando l’importanza dei consultori per la salute pubblica e il dovere delle istituzioni di garantire un accesso equo e universale ai servizi sanitari di base.

Anna Rossi, una residente di Bivongi e sostenitrice attiva del movimento “Riprendiamoci i consultori”, ha dichiarato: “Il consultorio è diventato un punto di riferimento essenziale per la nostra comunità. Non possiamo permettere che venga chiuso. Dobbiamo difendere i nostri diritti alla salute”.

Anche i rappresentanti politici presenti hanno promesso il loro impegno nel sostenere la causa e nel cercare soluzioni concrete per evitare la chiusura del consultorio. Luca Bianchi, consigliere regionale, ha affermato: “La voce della comunità di Bivongi è stata ascoltata. Ci batteremo senza riserve per garantire che il consultorio rimanga aperto e continuo a servire coloro che ne hanno bisogno”.

Il sit-in regionale a Bivongi si è concluso con l’invito a mantenere viva la protesta e a continuare a difendere i consultori come pilastri fondamentali del sistema sanitario pubblico. La comunità locale ha dimostrato una determinazione indomabile nel proteggere i propri diritti alla salute e nel resistere alle politiche che minacciano il benessere della popolazione.

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tratto da telemia.it