L’autunno sembra abbia deciso di fare sul serio. Nel fine settimana, infatti, appare sempre più probabile sulla #calabria una fase perturbata.

La dinamica è quella usuale: una perturbazione Atlantica nella giornata di giovedì raggiungerà la penisola Iberica, mentre tra venerdì 18 e domenica 20 ottobre farà irruzione sul Mediterraneo Occidentale isolandosi dal flusso delle perturbazioni Atlantiche: questa manovra di isolamento darà vita a quello che in meteorologia si chiama “𝐜𝐮𝐭-𝐨𝐟𝐟” (vedi

figura 1), ovvero un’area di bassa pressione (soprattutto in alta quota) che non è collegata a nessun’altra struttura depressionaria, capace di provocare piogge e temporali a volte persistenti per diversi giorni a causa della sua scarsa dinamicità.


Sembra quindi una classica manovra autunnale che provocherebbe piogge su quasi tutta la regione, anche se le zone maggiormente interessate potrebbero essere quelle che finora hanno più patito la siccità, cioè le 𝐚𝐫𝐞𝐞 𝐈𝐨𝐧𝐢𝐜𝐡𝐞, grazie alle correnti instabili e molto umide di ostro e scirocco che si verrebbero a instaurare (si veda la

figura 2, dove con i colori viola si indicano le zone dove maggiore sarà il contenuto di “𝐚𝐜𝐪𝐮𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐜𝐢𝐩𝐢𝐭𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞” dell’atmosfera).

Ovviamente è difficile, al momento, entrare in maggiore dettaglio: tutto, infatti, dipenderà dalla traiettoria che deciderà di percorrere la perturbazione e anche dalle convergenze di venti al suolo che si genereranno in quei giorni.

I modelli matematici di previsione al momento, quindi, propongono ancora diversi possibili scenari di precipitazione. Nelle

figure 3 e 4 si mostrano le piogge totali fino a domenica 20 ottobre (compresa) previste dai due modelli ECMWF (modello di calcolo Europeo) e ICON (modello di calcolo Tedesco): con la successione dei colori blu –> verde –> giallo –> arancione –> rosso, si indicano zone interessate da piogge via via più abbondanti. Con i colori rosso scuro e viola, zone con piogge MOLTO abbondanti.

Come si vede, entrambi i modelli prevedono piogge estese e diffuse su tutta l’Italia e, per quanto riguarda la Calabria, più abbondanti proprio sulla fascia Ionica.
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