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‘AZIENDE SICURE’, CONFLAVORO: “UN INFORTUNIO COSTA IL DOPPIO DELLA PREVENZIONE”

Roma, 24 aprile 2024 – In Italia un infortunio medio costringe a casa un lavoratore per circa 15 giorni, costando allo Stato 64 mila euro e all’azienda circa 7.500 euro. La formazione in materia di salute e sicurezza, invece, costa all’azienda molto meno, ‘solo’ 4 mila euro se si tratta di un lavoratore neoassunto nel settore Edilizia, tra i più colpiti in termini di infortuni. Sono i dati illustrati dal Centro Studi di Conflavoro durante il convegno intitolato Italian Summit HSE – Costruire Sicurezza, moderato dalla giornalista Laura Tecce oggi a Palazzo Wedekind.

Conflavoro presenta il ‘Vademecum Aziende Sicure’

Protagonista dell’evento è il ‘Vademecum Aziende Sicure’ redatto da Conflavoro insieme ad ATISL, Associazione Tecnici Ispettori Sicurezza Lavoro, per informare al meglio le aziende in vista di una eventuale verifica ispettiva, facilitando così la relazione tra tessuto imprenditoriale e Ispettorato. “Formazione vuol dire prevenzione – spiega Roberto Capobianco, presidente nazionale di Conflavoro – e si tratta di un investimento non solo in termini di benessere e salute per il lavoratore, aspetti ovviamente prioritari, ma anche sotto il profilo economico. Le aziende spesso non ne sono realmente consapevoli e solo dopo l’infortunio scoprono di aver sottostimato il costo sociale ed economico dell’incidente, per non parlare poi delle sanzioni che ne conseguono. Invece la diffusione della prevenzione deve essere centrale nel sistema Lavoro e la collaborazione tra Conflavoro e ATISL è in tal senso una svolta fondamentale. Da questi presupposti, peraltro, Conflavoro sta chiedendo da tempo alla politica di prevedere un sistema premiale con un credito d’imposta destinato alle aziende virtuose che adempiono agli obblighi sulla sicurezza”.

Gli Ispettori del Lavoro a sostegno della prevenzione

Il ‘Vademecum Aziende Sicure’, patrocinato da ANMIL, è stato svelato alla presenza del capo dell’Ispettorato nazionale del Lavoro Paolo Pennesi, del sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon e dell’on. Chiara Gribaudo presidente della commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia. Con loro, tra gli altri, anche il prof. Mario Gallo e l’avv. Pasquale Staropoli, rispettivamente consulente esperto e capo della segreteria tecnica del ministro Calderone.

“La sinergia di ATISL con Conflavoro – afferma il presidente Antonino Ughettini – testimonia la comune volontà di discostarsi dalla solita dicotomia tra soggetto controllore e soggetto controllato e di basarsi, piuttosto, su una condivisione di obiettivi. L’aspetto informativo del Vademecum Aziende Sicure, infatti, facilita l’operato tanto degli ispettori del lavoro quanto delle imprese, incentivando la diffusione della prevenzione nel mondo del lavoro. Da una parte le aziende hanno una migliore evidenza dei requisiti documentali necessari durante la verifica ispettiva e, dall’altra, gli ispettori riescono a ottimizzare i tempi della verifica stessa, comunicando al meglio con le aziende”.

Il sostegno di ANMIL

L’idea di Conflavoro è stata subito accolta con grande sostegno anche da ANMIL. “Siamo certi che sia di fondamentale importanza coinvolgere ogni imprenditore in una ‘auto-ispezione’ etica e di coscienza, che possa accompagnare gli adempimenti normativi e invitare ognuno a riflettere sul valore della vita e della salute dei lavoratori. La Cultura della sicurezza – evidenza il presidente nazionale Zoello Forni – deve diventare un sapere essenziale dell’essere imprenditore e la sicurezza non può mai essere delegata, ma solo supportata da esperti, come meritoriamente fa quest’utile progetto di Conflavoro”.

https://www.conflavoro.it/