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Una serata di fede e cultura nella chiesa di Sant’Antonio Abate in Archi: Lectio Magistralis sulla “Pop Theology” di S.E. Mons. Antonio Staglianò

Un evento straordinario ha animato la piccola ma suggestiva chiesa di Sant’Antonio Abate in Archi nella serata di ieri, dove una piazza gremita di fedeli e cittadini ha accolto calorosamente Sua Eccellenza Mons. Antonio Staglianò, Presidente della Pontificia Accademia di Teologia. Il prelato, celebre per il suo approccio innovativo ed eloquente alla teologia, ha tenuto una Lectio magistralis sulla “Pop Theology”, lasciando il pubblico ispirato e affascinato.

A fare gli onori di casa è stato l’Avv. Franco Giunta, presidente dell’associazione culturale “Sant’Antonio Abate in Archi”, che, durante il suo intervento di apertura, ha evidenziato con orgoglio l’onore di ospitare un alto prelato come Mons. Staglianò. “La sua presenza qui è testimonianza viva di quanto la parola di Dio possa risuonare ovunque, anche nei luoghi più raccolti del nostro territorio,” ha dichiarato l’Avv. Giunta, ringraziando calorosamente il pubblico per la vasta partecipazione.

Un saluto di profonda fede e speranza è stato rivolto ai presenti anche dal parroco della chiesa, Don Danilo Cartella, che ha invitato la comunità a trarre ispirazione da questo momento di grande significato spirituale e culturale.

Mons. Staglianò, accompagnato dal Cav. Dott. Lorenzo Festicini, interlocutore e referente della Pontificia Accademia di Teologia, ha saputo toccare i cuori con una Lectio magistralis che ha intrecciato il linguaggio della fede con quello della cultura pop contemporanea. Con il suo stile semplice ma profondo, il relatore ha spiegato come la “Pop Theology” rappresenti un ponte efficace per avvicinare i giovani e il mondo moderno alla trascendenza divina.

“Cristo parla al cuore delle persone in tutte le lingue, anche quelle della modernità,” ha affermato Mons. Staglianò, suscitando applausi e riflessioni profonde nella piazza. Attraverso esempi tratti dalla musica, dal cinema e dalle arti, il prelato ha dimostrato come il messaggio cristiano sia in grado di abbattere barriere, generazioni e confini, rivelando un Dio che è vicino e che si lascia incontrare nella quotidianità. Un messaggio che non solo ha impressionato ma ha dato nuove prospettive a tutti i presenti, alimentando il desiderio di testimoniare con gioia la propria fede.

La presenza di numerosi ospiti illustri ha dato ulteriore lustro all’incontro. Tra questi, M.P. Giulio Cerchietti, Officiale della Santa Sede e interlocutore dell’Accademia Pontificia di Teologia, Mons. Antonio Morabito, decano I.N.A., e il Dott. Giacomo Labate, delegato dell’Istituto Nazionale Azzurro. Tutti hanno sottolineato l’importanza di un evento capace di coniugare il radicamento delle tradizioni con uno sguardo propositivo verso il futuro.

L’evento si è concluso con un momento di ristoro organizzato dal comitato promotore, che ha saputo trasformare l’occasione in una festa di comunità. Ai piedi della storica chiesetta, i partecipanti hanno condiviso non solo cibi e bevande, ma anche la gioia di essere insieme, rafforzando il senso di appartenenza e fratellanza.

Quella vissuta ieri ad Archi sarà ricordata come una serata unica, in cui fede, cultura e convivialità si sono intrecciate nel segno della bellezza e della spiritualità.