Il gruppo Siderno 2030 denuncia le criticità negli edifici scolastici: bambini tra recinzioni divelte e accessi di fortuna
SCUOLE SICURE PER CRESCERE BENE
Occhio non vede, cuore non duole.
Ma quando a non vedere sono i nostri bambini, non possiamo far finta di nulla.
Con l’avvio del nuovo anno scolastico condividiamo la gioia per il ritorno dei più piccoli a scuola, luogo di crescita, di relazioni e di formazione dei cittadini di domani.
Tuttavia, è impossibile ignorare lo stato preoccupante degli spazi esterni, tra recinzioni di cantiere divelte, ponteggi improvvisati e accessi di fortuna.
È questo il “benvenuto” che una città offre ai suoi figli?
La scuola non è solo un edificio. È il cuore pulsante della comunità, il luogo in cui i bambini trascorrono gran parte delle loro giornate, imparano a leggere il mondo, stringono amicizie e costruiscono il loro futuro.
Per questo la sicurezza, l’ordine e il decoro degli ambienti scolastici non possono essere considerati dettagli tecnici, ma valori fondamentali.
Dopo i milioni destinati all’edilizia scolastica in Italia – di cui Siderno aspetta ancora di vedere i primi risultati, salvo rare eccezioni come l’asilo nido di via Gandhi – ci saremmo aspettati qualcosa di diverso.
Mai come in questo caso “uscire dal retro” ha lasciato l’amaro in bocca: non chiediamo facciate nuove o ristrutturazioni faraoniche, chiediamo il minimo indispensabile – accessi sicuri, puliti e dignitosi per tutti.
Intanto, mentre si tagliano nastri e si inaugurano opere pubbliche frutto di progetti avviati in passato, le scuole restano indietro.
Raccontare queste opere come conquiste personali non è buona politica, è propaganda.
La politica vera è quella che assicura continuità, pianifica con responsabilità e mette al centro il bene comune.
Confidiamo pertanto che le criticità rilevate possano essere affrontate con sollecitudine e in tempo utile perché i bambini meritano di più.
Meritano una scuola che li accolga in sicurezza e consenta loro anche un ritorno a casa tranquillo, soprattutto avendo cura di organizzare la viabilità davanti gli edifici scolastici negli orari di ingresso e uscita da scuola, assicurando quella dignità e quella cura che il futuro dei nostri figli richiede.
Gli auguri di buon anno scolastico, altrimenti, rischiano di suonare vuoti.
Siderno 2030