Dracma | Don Chisciotte, tragicommedia dell’arte: tra mulini a vento ed eserciti di pecore per procrastinare la propria esecuzione
Filadelfia (VV) 9 dicembre 2025 – L’ultimo desiderio dei condannati a morte è lo spunto per dare il via alle avventure di una delle coppie comiche più famose della storia della letteratura. Don Chisciotte, tragicommedia dell’arte, portato sul palco dall’energia di Stivalaccio Teatro, andrà in scena il 12 dicembre alle ore 20.45 all’Auditorium di Filadelfia, all’interno della stagione teatrale targata Dracma.
Lo spettacolo è inserito in “Lo sguardo oltre”, la stagione teatrale a cura di Dracma – Centro di Produzione Teatrale, con il sostegno del MIC – Ministero della Cultura, della Regione Calabria, del Comune di Filadelfia, e la collaborazione dell’Istituzione Teatro Comunale Filadelfia.
A dare vita a Don Chisciotte, tragicommedia dell’arte, sono Michele Mori e Marco Zoppello, soggetto originale a firma di Marco Zoppello, che ne cura anche i dialoghi e l’elaborazione dello scenario con Carlo Boso, struttura scenografica di Marco Zoppello, costumi e fondale di Antonia Munaretti, maschere di Roberto Maria Macchi, foto manifesto di Serena Pea, una produzione Stivalaccio Teatro, TSV – Teatro Nazionale.
Sul palco Giulio Pasquati, padovano, in arte Pantalone, e Girolamo Salimbeni, fiorentino, in arte Piombino, due attori della celebre compagnia dei Comici Gelosi, applaudita in tutta Europa tra il XVI e XVII secolo, vivi per miracolo. Salgono sul palco per raccontare di come sono sfuggiti dalla forca grazie a Don Chisciotte, a Sancho Panza ma soprattutto grazie al pubblico.
A partire dall’ultimo desiderio dei condannati a morte, si dà inizio ad una serie di avventure filtrate dall’estro dei due saltimbanco che arrancano nel tentativo di procrastinare l’esecuzione, tra mulini a vento ed eserciti di pecore. E se non rammentano la storia alla perfezione, beh, poco importa, si improvvisa sul tema dell’amore e della fame, del sogno impossibile, dell’iperbole letteraria, della libertà di pensiero e di satira con “l’unico limite: il cielo” come direbbe Cervantes.
«Uno spettacolo sul pubblico, per il pubblico e con il pubblico, perché è quest’ultimo che avrà il compito di salvare i due attori dalla morte, di salvare il teatro. Anche noi, attori dietro i “personaggi attori” abbiamo attinto in assoluta libertà a quel contenitore straordinario che è il Don Chisciotte, rimasticandolo in un tosco-veneto condito di emilianismi e francesismi e prendendoci il permesso di “tirare per la giacchetta” autori come Leopardi, Pulci, Ruzzante, Dante, De la Barca, Shakespeare e tanti altri» dichiara la compagnia.
Lo spettacolo porta la firma di Stivalaccio Teatro, compagnia nata nel 2007 e diventata negli anni punto di riferimento del teatro popolare contemporaneo. Sotto la direzione artistica di Sara Allevi, Anna De Franceschi, Federico Corona, Michele Mori e Marco Zoppello, la compagnia ha consolidato una presenza costante nei principali festival e circuiti nazionali e internazionali, oltre a sviluppare in Veneto progetti, rassegne e collaborazioni con prestigiosi enti culturali del territorio.
Don Chisciotte promette una serata sorprendente, capace di parlare con l’energia di un teatro popolare, coniugando comicità e utopia.
Auditorium comunale Piazza G. A. Serrao – Filadelfia
INFO E PRENOTAZIONI
Tel: 328 8068681;
