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Dracma – Centro di produzione teatrale | Parte Lo Sguardo Oltre, la stagione teatrale 2025/2026 a Polistena

Parte Lo Sguardo Oltre, la stagione teatrale 2025/2026 a Polistena

Si apre il 7 novembre la stagione teatrale 2025-26 all’Auditorium di Polistena curata da Andrea Naso di Dracma grazie al sostegno del Comune di Polistena, la Regione Calabria e il MIC – Ministero della CulturaLO SGUARDO OLTRE … più in là di quanto riusciamo a vedere, più vicino a ciò che riusciamo a sentire è un invito al pubblico ad aprirsi a nuove possibilità di pensiero attraverso il teatro e la sua capacità di interpretare il nostro presente. La stagione porta con sé una grande novità: Dracma diventa Centro di produzione teatrale secondo il FNSV per il triennio 2025- 2027 del Ministero della Cultura, un importante riconoscimento che permetterà di sviluppare una più ampia progettualità e un maggiore investimento sul territorio regionale.

«Dracma è l’unico Centro di produzione teatrale della Calabria: per me un grandissimo orgoglio! È stato così premiato dal Ministero della Cultura l’impegno profuso sul nostro territorio e una visione precisa di attività culturale che stiamo sostenendo ormai da più di 10 anni. Questa stagione 2025-26 si inaugura quindi con la voglia di andare oltre, di immaginare nuove geografie di linguaggi, di aprire il nostro sentire ad altre prospettive proprio grazie al teatro. Lo sguardo oltre, il titolo adottato quest’anno, varcherà anche il confine di Polistena, e la storica collaborazione per noi preziosa con l’Amministrazione Comunale, per arrivare all’Auditorium di Filadelfia, sostenuti dal Comune (ma di questo parleremo più avanti). Aspettiamo quindi il nostro pubblico a teatro con una programmazione che saprà divertire, emozionare, appassionare più in là di quanto riusciamo a vedere, più vicino a ciò che riusciamo a sentire» afferma Andrea Naso, direttore artistico di Dracma, Centro di produzione teatrale.

Dodici gli spettacoli nella stagione di prosa sempre alle ore 20.45. Edy Angelillo e Michele La Ginestra sono i protagonisti venerdì 7 novembre di LA MATEMATICA DELL’AMORE, di Adriano Bennicelli, regia Enrico Maria Lamanna, la storia di un uomo alle soglie della pensione, che fa il consuntivo della sua vita. Lo accompagna una donna, da quando erano bambini. Tom e Gerri, una storia d’amore lunga una vita, molto divertente, con risvolti dolci-amari.

L’inferno e tutti i suoi sulfurei carcerieri sono alla base dalla tradizione popolare e dei racconti dei cantastorie, tra il tardo Medioevo e il Rinascimento. Esso racchiude al suo interno l’alto e il basso, il tragico e il grottesco. Dalle ricerche sui racconti infernali è partito Stivalaccio Teatro per BUFFONI ALL’INFERNO, soggetto originale e regia di Marco Zoppello con Matteo CremonMichele Mori, Stefano Rota in scena sabato 22 novembre.

Tratto dall’omonimo libro di Lewis e dall’autoritratto di Franz Ecke, collaboratore della rivista Frigidaire, DIARIO DI UN DOLORE un progetto di Francesco Alberici in scena con Astrid Casali, sabato 6 dicembre ragiona sulle rappresentazioni possibili del dolore rispetto alle intimità di ciascuno. Uno spettacolo metateatrale che si interroga sulla possibilità di ripetere, sera dopo sera, la messa in scena di un dramma, non di finzione.

Con un meccanismo geniale, esilarante e imprevedibile di teatro-nel teatro-nel-teatro – a metà fra Pirandello, i grandi autori distopici e Rumori fuori scena – A MIRROR Uno spettacolo falso e non autorizzato è il nuovo testo di Sam Holcroft che ha avuto un enorme successo nel West End londinese. Affrontando temi come la libertà di parola, l’autoritarismo e la censura, è un elettrizzante thriller dark ad alto tasso di ironia e adrenalina. In scena all’Auditorium sabato 20 dicembre Ninni Bruschetta e Claudio “Greg” Gregori con Fabrizio Colica e Paola Michelini diretti da Giancarlo Nicoletti.

Venerdì 9 gennaio Catalyst presenta IL MISANTROPO adattamento da Molière e regia di Riccardo Rombi, con Giorgia Calandrini, Francesco Franzosi, Giuseppe Losacco, Guido Targetti, Dafne Tinti. Protagonisti un girotondo di personaggi, che Riccardo Rombi, immagina in continuo movimento in un atelier di moda. Compositori improvvisati, mistici e promoter, si alternano sulla scena, ognuno col suo desiderio, non celato, di conquistare gli onori della cronaca.

Mario Perrotta con l’ensemble Vanni Crociani, Massimo Marches, Giuseppe Franchellucci si fa interprete di un preciso momento storico, gli anni a cavallo del 1958, con l’inizio del boom economico, attraverso un personaggio che all’epoca meglio di altri seppe incarnarli: Domenico Modugno. Venerdì 23 gennaio, NEL BLU – avere tra le braccia tanta felicità è uno spettacolo concerto e un racconto intimo di un uomo “di una terra dimenticata da Dio – quella Puglia che sarebbe rimasta alla periferia del regno ancora per decenni”.

Nel centenario della nascita di Dario Fo, sabato 14 febbraio MORTE ACCIDENTALE DI UN ANARCHICO, testo firmato da Fo e Franca Rame, con la regia di Giorgio Gallione. Protagonista è Lodo Guenzi, attore dai poliedrici talenti che guiderà una sarabanda comica, grottesca e satirica un po’ commedia degli equivoci, un po’ slapstick comedy, un po’ grottesco teatro di denuncia, cosciente della grande eredità dell’autore premio Nobel, in scena con Eleonora Giovanardi, Alessandro Federico, Marco Ripoldi, Roberto Rustioni, Matteo Gatta.

PREMIO UBU 2023 Miglior nuovo testo italiano, racconto di straordinaria umanità in cui un uomo del presente si confronta con un uomo del passato, VIA DEL POPOLO porta la firma e l’interpretazione di Saverio La Ruina di Scena Verticale venerdì 20 febbraio. Via del Popolo è il racconto di un’appartenenza a un luogo, a una famiglia, a una comunità. Duecento metri che rappresentano anche un percorso di formazione in cui sono gettate le basi della vita futura, dal quale emergono un’umanità struggente, il rapporto coi padri, l’iniziazione alla vita, alla politica, all’amore.

Collettivo Daphne, venerdì 6 marzo, in HAPPY BIRTH+DAY stelle terrestri di Anna Zago, con Manuela Massimi, Anna Zago, Lia Zinno e la regia di Nicoletta Robello rappresenta un viaggio teatrale in un tempo sospeso, dove passato e presente si intrecciano. Lo spettacolo racconta di tre donne di oggi le cui esperienze di vita e i cui rapporti con gli uomini echeggiano quelli che, al tempo, hanno intrecciato le vite di tre celebri icone del passato: Marilyn Monroe, Jacqueline Kennedy e Maria Callas.

MATTEOTTI (anatomia di un fascismo) ripercorre l’ascesa e l’affermazione di quel fenomeno eversivo che Matteotti seppe comprendere, fin dall’inizio, in tutta la sua estrema gravità, a differenza di molti che non videro o non vollero vedere. Giacomo Matteotti – l’oppositore, il pacifista, lo studioso, l’amministratore, il riformista, il visionario – prese la parola, pubblicamente e instancabilmente, nei suoi molti scritti e nei suoi moltissimi discorsi: una parola che smaschera. A cento anni di distanza è il teatro, è la musica, sono le parole di Stefano Massini, la voce di Ottavia Piccolo, i suoni de I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo e la regia Sandra Mangini a prendersi l’impegno di parlare, sabato 21 marzo.

È un testo pervaso da un umorismo nero e grottesco, ENRICO IV una commedia con l’adattamento dell’opera di Pirandello a cura di Fabrizio Sinisi, la regia di Giorgia Cerruti anche in scena con Davide Giglio, Giulia Eugeni, Luca Serra Busnengo, della Piccola Compagnia della Magnolia, venerdì 17 aprile. Il personaggio “senza nome” che si fa chiamare Enrico IV diventa un osservatore, dall’interno di una gabbia, di un universo crepuscolare; è un uomo invisibile per gli altri nella sua vera natura. Ma lui vede bene tutto e tutti.

Giovedì 30 aprile si chiude la stagione con STAND UP CLASSIC di e con Paolo Rossi, spettacolo che reinventa i classici della letteratura, presentati in un modo unico e non convenzionale: un viaggio attraverso i secoli, dove le parole di autori come Omero, Shakespeare e Orazio prendono vita e si connettono con il presente. Accompagnato dalla chitarra di Emanuele Dell’Aquila, Rossi trasforma testi antichi in esperienze contemporanee, rendendoli accessibili e vibranti per il pubblico moderno.

INFO E PRENOTAZIONI: Tel: 345 6365109; 3398414989 – info@dracma.org – www.dracmateatro.org