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“DEBORAH”: BRUNO PANUZZO FIRMA UN BRANO INNO DI SPERANZA E BELLEZZA CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE PRESENTATO AD OLTRE 250 WEB RADIO IN TUTTO IL MONDO

È un successo inarrestabile che travalica i confini geografici e colpisce dritto al cuore quello del brano “Deborah”, l’ultima opera del cantautore calabrese Bruno Panuzzo, indirizzata ad oltre 250 web radio nazionali e internazionali. Un risultato straordinario non solo in termini numerici, ma soprattutto per il potente messaggio sociale che la canzone porta con sé: la lotta alla violenza di genere. Il brano è infatti la colonna sonora dell’innovativo ed omonimo progetto multimediale, diretto e interpretato dalla celeberrima attrice Daniela Fazzolari, già nota al grande pubblico per il suo pregevole lavoro cinematografico, televisivo e teatrale nonché per l’impegno artistico e sociale. Il progetto filmico è stato una felice intuizione degli Stagisti della Scuola Cinematografica della Calabria A.A. 2024/2025, supportati dai Maestri Lele Nucera e Demetrio Caracciolo. L’opera ha saputo coniugare arte figurativa (notevoli le illustrazioni firmate da Simona Carrozza, a completamento dell’opera editoriale) nonché sensibilizzazione e partecipazione. Lungo il proprio percorso Il progetto “Deborah” è giunto al cuore di migliaia di persone: coinvolgendo i giovani, le istituzioni e diverse figure di spicco nel mondo dello spettacolo sotto un unico e imprescindibile appello per un deciso alla violenza di genere. D’altro canto “Deborah” è indubbiamente un brano che tocca l’anima e che si distingue per la sua profondità emotiva nonché per la delicatezza compositiva.

Il testo, scritto con grande sensibilità e scorrevolezza, affronta come anticipato, una delle piaghe più atroci della nostra società: la violenza contro le donne. Ma lo fa con rispetto, tatto e poesia, tracciando un sentiero di consapevolezza e riscatto. La voce di Bruno Panuzzo, intensa e vibrante, interpreta le parole con un coinvolgimento che arriva diretto all’anima dell’ascoltatore. La sua interpretazione trasmette non solo dolore e compassione, ma anche speranza, rinascita, resilienza. “Deborah” è un’opera collettiva, ma che diviene vettore di un messaggio universale. La produzione musicale, curata con raffinatezza da Franco Poggiali a Firenze, si distingue per qualità e cura degli arrangiamenti. Eppure, il progetto non ha scopi di lucro: il suo obiettivo è unicamente quello di combattere e denunciare la violenza di genere, utilizzando la potenza espressiva della musica e delle immagini per sensibilizzare il pubblico e stimolare una riflessione profonda. Ma non solo: l’opera funge anche da vetrina per il territorio calabrese, in particolare per Prestarona, un “piccolo angolo” incantato nel Comune di Canolo, in provincia di Reggio Calabria. Una terra ricca di fascino, natura incontaminata e storia, che attraverso “Deborah” viene valorizzata e raccontata con poesia visiva. Un ruolo fondamentale nell’ideazione e nello sviluppo del progetto lo ha avuto anche il docente e scrittore Pietro Cremona, i cui testi e pubblicazioni hanno ispirato e supportato la nascita del brano e dell’intera opera. I “luoghi del cuore” raccontati da Cremona e dal collega Ugo Mollica si intrecciano con la narrazione musicale e filmica di “Deborah”, donando al progetto ulteriore profondità e autenticità. Lodevole il contributo relativo alla pubblicazione editoriale offerto dall’Official Beatles Fan Club Pepperland attraverso il presidente Luigi Luppola e tramite Maria Luisa Madera. Con “Deborah” giunge l’ennesima conferma della raffinatezza artistica di Daniela Fazzolari e del grande talento, carattere e perseveranza di Bruno Panuzzo: uno dei cantautori più autorevoli e prolifici della propria generazione. “Deborah” diviene quindi la testimonianza tangibile che la musica non è solo espressione personale, ma strumento di cambiamento, voce per chi non può esprimersi e conforto per chi soffre in silenzio. Il successo internazionale del brano, presentato a centinaia di emittenti web in tutto il mondo, è il meritato riconoscimento di un lavoro artistico e umano che tocca corde profonde. “Deborah” non è solo una canzone: è un atto d’amore, un grido di giustizia, un gesto di bellezza contro la brutalità.