Antonella Avellis.”๐๐๐ง๐ข๐ญ๐ฬ: ๐๐๐ฌ๐ญ๐ ๐๐ฅ๐ข๐๐ข. ๐ฬ ๐จ๐ซ๐ ๐๐ข ๐๐ข๐ฌ๐ญ๐ข๐ง๐ ๐ฎ๐๐ซ๐ ๐ฅ๐ ๐ซ๐๐ฌ๐ฉ๐จ๐ง๐ฌ๐๐๐ข๐ฅ๐ข๐ญ๐ฬ”
Siamo alle solite: abbiamo l’ennesimo articolo di stampa, sollecitato dai soliti noti, che liquida una chiara situazione di disservizio con il solito, generico atto dโaccusa alla โpoliticaโ.
ร troppo facile e, soprattutto, non aiuta a risolvere i problemi.
Certo, la politica negli anni ha avuto le sue responsabilitร nella gestione complessiva della sanitร , nessuno lo nega.
Ma รจ arrivato il momento di fare un distinguo: i disservizi quotidiani, quelli che ricadono direttamente sui cittadini, hanno quasi sempre un โresponsabile operativoโ.
E quel responsabile spesso non รจ il presidente della Regione, o un consigliere, nรฉ un assessore, ma chi quel servizio dovrebbe garantirlo con professionalitร e puntualitร .
Lo stesso articolo porta esempi concreti: visite domiciliari bloccate senza alcuna comunicazione, personale che non rispetta gli orari di servizio, utenti lasciati ad attendere ore inutilmente.
ร onesto chiedersi: se un fisiatra non si presenta o rimane in servizio pochi minuti, la colpa รจ della politica?
Se un centralinista non risponde al telefono o se l’addetta alla riscossione del ticket ha preso un giorno di ferie e si รจ portata a casa le chiavidel cassetto dove c’รจ tutto l’occorrente per la detta riscossione, succede anche questo, e nessuno avvisa i cittadini del disservizio, davvero la responsabilitร ricade su un rappresentante politico o su unโamministrazione?
La politica ha il dovere di organizzare e controllare, ma i professionisti della sanitร hanno il dovere โ non opzionale โ di svolgere il proprio lavoro nel rispetto dei cittadini, dei tempi, dei protocolli e delle regole.
Perchรฉ la sanitร non รจ solo strutture e bilanci: รจ soprattutto persone che devono fare il proprio dovere, con serietร .
Continuare a mettere tutto sullo stesso piano rischia di creare un alibi diffuso: nessuno รจ responsabile, tutto รจ colpa di โaltriโ.
Invece serve chiarezza.
Ed รจ giusto dirlo: le inefficienze quotidiane che fanno soffrire anziani, fragili e malati non possono piรน essere attribuite indistintamente alla politica.
Chi sbaglia, chi non rispetta gli orari, chi non assicura un servizio essenziale, deve assumersi la sua parte di responsabilitร .
I cittadini questo distinguo lo capiscono bene.
Ed รจ da qui che bisogna ripartire, se davvero vogliamo cambiare le cose.
Antonella Avellis fb
