Africo ricorda l’alluvione del 1951: una piazza dedicata alle vittime per tenere viva la memoria
COMUNICATO STAMPA
Il 18 ottobre è il giorno della memoria per la comunità di Africo. Dal 1951, questa data segna 74 anni di percorso storico per il nostro paese: la fine dell’apocalisse che, tra il 15 e il 18 ottobre del 1951, distrusse il Centro di Africo e la sua frazione Casalnuovo. Quelle furono giornate terribili, che segnarono la fine della vita nel vecchio borgo di montagna e la nascita del nuovo Centro, in località “Le Querce” di Capo Bruzzano.
La memoria ci porta a ricordare le nove vite spezzate da quei tragici eventi, commemorati nella messa di suffragio tenuta lo scorso giovedì 16 ottobre da don Urlich. I due borghi scomparsi, oggi ridotti a ruderi invasi dalla vegetazione, non cancelleranno la millenaria storia di Africo. Su questi siti, infatti, sono previsti due interventi mirati di recupero ambientale con un investimento di circa 2 milioni di euro.
Nell’ambito della rivisitazione dell’odonomastica urbana, sarà dedicata una piazza cittadina al sacrificio dei “Nove Caduti dell’Alluvione del ’51”. Un segno tangibile del loro santo sacrificio, molto più significativo di tante celebrazioni, pur necessarie e valide a fini formali e rievocativi.
Questo gesto vuole mantenere vive nelle giovani generazioni e in quelle future le radici di un forte ceppo identitario cresciuto sulle alture dell’Aspromonte. Sarebbe bello che i ragazzi, percorrendo le vie o sostando nelle piazze di “Capo Bruzzano”, potessero virtualmente “incontrare” e “dialogare” con i molteplici protagonisti della millenaria storia africese.
L’amministrazione comunale che guido, sottolinea il sindaco Domenico Modaffari, rievoca quelle tragiche giornate e le vittime affinché simili disastri siano prevenuti attraverso la tutela e la salvaguardia del territorio.
Africo, 18 ottobre 2025
Il Sindaco
Domenico Modaffari