Antonella Avellis sulla 𝐂𝐚𝐬𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐒𝐢𝐝𝐞𝐫𝐧𝐨

𝐂𝐚𝐬𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐒𝐢𝐝𝐞𝐫𝐧𝐨: 𝐚𝐯𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐚, 𝐦𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐭𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐚𝐜𝐜𝐮𝐦𝐮𝐥𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐦𝐚𝐜𝐜𝐡𝐢𝐧𝐚 𝐛𝐮𝐫𝐨𝐜𝐫𝐚𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐟𝐞𝐫𝐦𝐚 𝐭𝐫𝐨𝐩𝐩𝐨 𝐚 𝐥𝐮𝐧𝐠𝐨.

Dopo più di dieci anni di attese, passaggi e delibere, solo oggi – ottobre 2025 – viene finalmente approvato il progetto definitivo per la riconversione dell’ex ospedale di Siderno in Casa della Comunità.

Un iter partito con fondi del POR Calabria 2007-2013, bloccato per anni da procedure, rimpalli e incertezze amministrative che nulla avevano a che vedere con la volontà politica o con l’interesse dei cittadini.

Oggi però qualcosa è cambiato.

È assolutamente inconfutabile che si sia registrato un cambio di passo nella sanità della Locride, in particolare presso quella che sarà la casa di comunità:
– è stata avviata l’AFT (Aggregazione Funzionale Territoriale), segnale concreto di una sanità territoriale che prende forma;
– è stato acquistato un nuovo mammografo e potenziata la diagnostica;
– si è finalmente sbloccata la lunga catena di passaggi tecnici che oggi ci porta all’approvazione del progetto definitivo.

Restano però tempistiche inaccettabili: più di un decennio per arrivare a un atto che avrebbe dovuto vedere la luce in pochi mesi.

Le responsabilità politiche del passato sono chiare: anni di disattenzione e promesse mai mantenute.

Ma altrettanto pesanti sono le responsabilità burocratiche di chi, pur avendo in mano le carte, ha trasformato la sanità territoriale in un labirinto di carte e pareri.

Oggi serve che la fase esecutiva parta subito, con tempi certi, trasparenza e controllo pubblico: Siderno e la Locride non possono permettersi altri rinvii.

ANTONELLA AVELLIS FB