“Oreste” al Festival del Teatro Classico “Tra Mito e Storia”
Festival del Teatro Classico “Tra Mito e Storia” il viaggio tra emozioni, cultura e mito continua con “Oreste” Il Festival del Teatro Classico
Tra Mito e Storia continua con lo spettacolo “Oreste” di Euripide, diretto da Alessandro Machìa, con un cast guidato da Pino Quartullo che metterà in scena un’opera immortale in grado di esplorare i temi sempre attuali di colpa e giustizia.
Dopo aver entusiasmato il pubblico con spettacoli di grande impatto come Odisseo Superstar , capace di travolgere gli spettatori con la sua energia, l’intensa performance de Le interviste impossibili dedicate alla poetessa Saffo, lo straordinario Omaggio a Billie Holiday dell’ Ada Montellanico Quartet , e il brillante Volpone interpretato magistralmente da Edoardo Siravo e Francesca Bianco , il Festival del Teatro Classico Tra Mito e Storia prosegue la sua corso con un nuovo appuntamento carico di emozioni e significati profondi. Promosso grazie alla sinergia tra GAL Terre Locridee, Associazione Cultura e Territorio, Accademia di Musica Lettere e Arti Senocrito , il MIC – Parco Archeologico di Locri Epizefiri con con il patrocinio del Comune di Portigliola e il contributo del Nuovo Imaie , il festival è infatti pronto proporci un nuovo tuffo nel mito , sempre nello scenario senza tempo del Teatro Greco Romano di Locri Epizefiri , luogo da sempre in grado di amplificare le suggestioni del sempre affascinante calendario .
Il prossimo imperdibile evento è fissato per lunedì 18 agosto, alle ore 21:30 : protagonista sarà Oreste di Euripide , una tragedia intensa e coinvolgente diretta dal talentuoso Alessandro Machìa . Come noto, la storia ruota attorno al figura del giovane figlio di Agamennone, perseguitato dalle terribili Erinni e lacerato dal senso di colpa per aver compiuto un matricidio. Condannato dagli Argivi, abbandonato dagli dèi e dai suoi cari, Oreste cerca disperatamente una via di fuga dal proprio destino, meditando vendette sanguinose e confrontandosi con il peso insostenibile della propria colpa. Sul palco, un cast d’eccezione guidato da Pino Quartullo , attore e regista di fama, che interpreta un doppio e simbolico ruolo: sarà infatti sia Tindaro , nonno materno di Oreste, figura di rigore morale che condanna il nipote per l’uccisione della madre, sia Apollo , il dio che, pur avendo spinto Oreste a compiere il crimine, interviene come deus ex machina per imporgli una fragile riconciliazione e un matrimonio forzato con Ermione. Questo doppio ruolo crea un potente cortocircuito visivo e simbolico , rivelando come le autorità terrena e divina siano due volti della stessa medaglia. Oreste è una tragedia che esplora i temi universali della colpa, della giustizia e della libertà umana di fronte al volere divino , mettendo in discussione le certezze della catarsi tragica e la stessa funzione degli dèi nella vita degli uomini. Euripide, con la sua visione provocatoria e moderna, ci offre uno spettacolo crudo e spietato, in cui il confine tra colpa e redenzione si fa labile e ingannevole e che assume connotazioni ancora più acute nella rilettura di Machìa. Un’esperienza teatrale unica e intensa che, nonostante i secoli, sarà in grado di parlare con forza al cuore e alla mente di tutti noi. Ricordiamo che, come ogni anno, sar à possibile acquistare il biglietto all ’ ingresso degli spettacoli, ma resta consigliato l ’ acquisto in prevendita presso il Lido Persefone, il Bar Scocchieri, il Bar Riviera o l ’ Edicola Mondadori di Locri.
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