PD Siderno. Bonifica del Novito, basta falsità e sciacallaggio politico!
COMUNICATO STAMPA
Pensavamo ci fosse un limite alla malafede, allo sciacallaggio politico, all’insipienza e alla vigliaccheria. Invece ci sbagliavamo, perché la compagine “Siderno 2030”, mossa dal desiderio di riempire di contenuti il proprio blog, sperimenta le vie stantie del populismo e della propaganda fine a sé stessa, arrivando perfino ad attribuirsi meriti non propri, come il conferimento dell’incarico per lo studio sul rischio idraulico, frutto di un iter avviato da tempo dall’assessore Floccari e dall’Area 3. Lo fa strumentalizzando un incendio avvenuto in un comune limitrofo, per alimentare panico e allarmismo e lanciare le ormai consuete accuse infondate all’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Mariateresa Fragomeni, la prima che ha deciso di affrontare seriamente la questione della bonifica e messa in sicurezza permanente del torrente Novito, ottenendo un finanziamento di € 6.887.500 a valere sul PNRR.
Prima e unica compagine di governo cittadino a prendere il toro per le corna e a dotarsi di uno strumento teso a risolvere un problema che, ahinoi, sussiste da svariati anni, forse anche da quando ad amministrare erano alcuni degli odierni esponenti di “Siderno 2030”.
Invece di confrontarsi in presenza con l’Assessore al ramo, Maria Teresa Floccari, e con il Sindaco, su questioni riguardanti i lavori pubblici o l’urbanistica – confronto sempre possibile, vista l’assoluta disponibilità al dialogo più volte dimostrata dall’Amministrazione Fragomeni – gli stessi consiglieri che frequentano regolarmente Palazzo di Città e interloquiscono con amministratori, dirigenti e responsabili dell’Area 3 “Infrastrutture e Territorio” del Comune, non perdono occasione per scadere nella demagogia ogniqualvolta si trovano a trattare pubblicamente il tema dei lavori di bonifica e messa in sicurezza della fiumara Novito.
Nella stessa nota pubblica, piuttosto confusa e priva di fondamento, gli attivisti di Siderno 2030 riescono addirittura ad affermare, da un lato, che lo scorso 17 giugno è stato stipulato il contratto per i servizi di progettazione, e dall’altro, che a oggi non è stato aperto alcun cantiere, ignorando – o fingendo di ignorare – che la progettazione rappresenta proprio il primo passo necessario per la successiva apertura dei cantieri stessi.
La conseguenza logica del loro assunto è che si stupiscono del fatto che il cantiere non sia stato aperto a meno di un mese dall’affidamento dei servizi di progettazione. Forse, secondo loro, il Comune avrebbe dovuto aprire il cantiere senza prima aver redatto il progetto, senza averlo sottoposto alla necessaria validazione da parte degli enti sovraordinati e senza aver espletato la relativa procedura di appalto?
Perché non sono andati a rileggere le risposte a precedenti interventi di Siderno 2030 sull’argomento? Avrebbero appreso nuovamente concetti e nozioni basilari come “piano di caratterizzazione dei rifiuti”, “progettazione”, “Codice dei Contratti Pubblici” “procedure aperte di assegnazione dei lavori a imprese altamente specializzate sulla bonifica dei siti inquinati”, “criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa”, invece che fare, pubblicamente e su un blog (il cui dominio web corrisponde al nome dell’associazione!), le stesse domande che avrebbe posto l’avventore di un bar davanti a una birra gelata.
È tutta qui la competenza tanto invocata da Siderno 2030?
O forse è la mancanza di visione politica, di un progetto alternativo di governo cittadino, di credibilità amministrativa che porta a sparare a zero su qualunque cosa, senza avere la benché minima idea di quello di cui si sparla pubblicamente? O, peggio ancora, si cerca di dare dell’ignorante al cittadino pensando che non capisca determinate cose?
In ogni caso tranquillizziamo tutti: il Novito verrà bonificato per la superficie totale occupata dai rifiuti, pari a circa 10.000 metri quadri… che non ci sembra poco! Detta superfice rappresenta l’obiettivo imposto dal PNRR come milestone e noi lo raggiungeremo.
Perché, invece di ricorrere alla tristemente consueta retorica da bar (o, peggio, da social network) gli attivisti di “Siderno 2030” non hanno chiesto agli uffici comunali, esercitando i diritti e le prerogative dei consiglieri di opposizione, i dati relativi alle foto trappole installate e ai risultati della loro azione? Se lo avessero fatto, avrebbero scoperto che l’azione di contrasto all’evasione della Tari condotta dall’Amministrazione Comunale, anche mediante l’utilizzo di videocamere oltre che delle richiamate foto trappole, ha condotto, dall’insediamento nell’ottobre 2021 al 30 giugno di quest’anno, all’iscrizione di 696 utenze.
La compagine che amministra Siderno da quasi quattro anni è frutto di un impegno politico chiaro e coerente che, partito dal civismo dei primi anni 2000, è proseguito in un percorso lineare che ha condotto all’istituzione del circolo cittadino del Partito Democratico. Un viatico di formazione ed esperienza politica maturata nei banchi dell’opposizione nei confronti di quelle amministrazioni di destra che hanno governato durante la pagina più nera di questa città, e che, dopo la costruzione di una valida alternativa al governo cittadino, è sfociato nella vittoria alle elezioni del 2021.
Si può dire altrettanto della caleidoscopica formazione di Siderno 2030, composta da alcuni reduci e nostalgici di quella destra artefice della stagione amministrativa e politica peggiore della storia cittadina e da altri che, partiti lancia in resta nel progetto politico di “Italia Viva” un anno e mezzo fa, hanno battuto in ritirata dopo qualche mese, restando con le pive nel sacco e rimanendo in un poco dignitoso silenzio che sa di tentativo di nascondere la polvere sotto il tappeto?
Rinnoviamo, ancora una volta, l’invito ad amare davvero la Città di Siderno, contribuendo al suo sviluppo attraverso una sana e costruttiva opposizione, lontana da sciacallaggio, falsità e malafede.
I consiglieri comunali del gruppo “Partito Democratico”